Gli esami audiologici, devono necessariamente, essere preceduti da un accurata visita otomicroscopica.
L’otomicroscopia, eseguibile mediante fibra rigida o microscopio, permette una visione tridimensionale della membrana timpanica, con il supporto di monitor posti di fronte al paziente, permette di far partecipare quest’ultimo alla visita endoscopica , e rende possibile registrare e fotografare le immagini.

L’orecchio umano è un sofisticatissimo apparato di ricezione caratterizzato dalla capacita’ di percepire suoni diversi in frequenza ,da 125 a 16000 Hz ,e intensità da 0 a 120 dB. L’esame audiometrico tonale è un esame semplice ,richiede elevata esperienza da parte dello specialista e notevole capacità comunicativa con il paziente, deve essere eseguito in condizioni ambientali favorevoli, è un esame soggettivo in cui si richiede al paziente di segnalare allo specialista la minima sensazione uditiva percepibile o “soglia audiometrica”. L’esame si esegue mediante l’utilizzo dell’audiometro, il quale eroga una gamma di frequenze comprese tra i 125 e 16000 Hz a un’intensità variabile dai 0 ai 120 dB. Questo esame consente di determinare l’entità della perdita uditiva o “soglia” e la sede della lesione.

La rilevazione audiometrica si esegue mediante la cuffia che permette di rilevare la via aerea, e mediante apposizione sulla regione mastoidea del paziente, per rilevare la via ossea. La rilevazione della via area permette di studiare il complesso orecchio esterno-orecchio medio-orecchio interno, mentre la rilevazione della via ossea valuta l’orecchio interno attraverso la stimolazione delle cellule ciliate interne ed esterne della coclea.
Quindi la via aerea fornisce l’entità della perdita uditiva, elemento quantitativo importante ma non sufficiente per l’inquadramento audiologico, mentre il raffronto con la via ossea permette di porre diagnosi di sede e di tipo di ipoacusia. A tal proposito infatti si distinguono sordità neurosensoriali, quando la soglia aerea –ossea coincide, sordità trasmissive, quando la soglia aerea ha un valore maggiore rispetto alla via ossea e la differenza tra le due è di almeno 20 dB, sordità miste, quando la soglia aereo-ossea non coincide.

Fig.1 Soglia aereo-ossea coincidente Fig.2 Soglia aereo-ossea non coincidente
Sordità neurosensoriale Sordità mista

Fig.3 Soglia via aerea di valore maggiore alla soglia della via ossea posta tra 0 e 15 dB
Sordità trasmissiva

L’esame audiometrico tonale vocale fornisce informazioni sulla via acustica e sugli aspetti cognitivi, valuta realmente la capacità uditiva del paziente, quantifica l’effettivo impatto sulla comprensione della voce, si basa sulla capacità del soggetto di percepire, capire e ripetere parole o frasi presentati ,creando man mano la curva di articolazione vocale.

Curva di
articolazione vocale ad “S in condizione di normalità

Curva di articolazione vocale
in caso di sordità neurosensoriale

Curva di articolazione vocale
in caso di sordità trasmissiva

Fig.4 AUDIOGRAMMA VOCALE

L’acufenometria è una metodica audiometrica soggettiva mediante la quale è possibile determinare la tonalità o pitch, e l’intensità soggettiva o loudness di un acufene. Richiede molta attenzione da parte del paziente e si basa sul principio del mascheramento, ossia un suono può essere soppresso da un altro suono di opportuna intensità, riuscendo così a determinare la tonalità cui si avvicina la sensazione soggettiva dell’acufene. Una volta determinata la frequenza si provvede a regolare l’intensità dello stimolo a livello tale da sopprimere l’acufene stesso. Anche questa metodica audiometrica deve essere eseguita in cabina silente mediante l’utilizzo dell’audiometro.
L’esame impedenzometrico è un esame oggettivo,indolore,non invasivo e rapido. Si effettua attraverso una sonda ,dotata di un tappino di gomma che assicura la tenuta pneumatica, introdotta nel condotto uditivo ,dove svolge tre funzioni:
– Emette un suono che mette in vibrazione la membrana timpanica e la catena ossiculare
– Fa variare tramite una pompa la pressione da valori positivi a valori negativi comprimendo ed estendendo il sistema timpano-ossiculare
– Registra le onde sonore riflesse dalla membrana timpanica o impedenza
L’esame si svolge in due tempi , la timpanometria che permette di valutare l’orecchio medio e l’elasticità della membrana timpanica, e lo studio del riflesso stapediale per la valutazione del campo dinamico dell’orecchio, nello specifico rilevazione di anomalie della motilità della catena ossiculare e integrità funzionale dell’arco neuronale rappresentato dal nervo acustico, dai nuclei della formazione reticolare e dal nervo faciale.

Otoemissioni Acustiche : esame oggettivo,rapido e non invasivo che evidenzia con elevata precisione la perdita di funzionalità delle cellule ciliate esterne della coclea, consente inoltre di rilevare regioni della coclea minimamente lesionate nei pazienti acufenici, utilizzando le otoemissioni acustiche come prodotti di distorsioni, responsabili di perdite d’udito anche lievi. L’esame non necessita della collaborazione del paziente, richiede un ambiente idoneo per l’esecuzione del test con rumore di fondo bassissimo per non interferire con le risposte sonore generate dalle cellule ciliate esterne della coclea.

Fig.5 Strumento per la rilevazione delle Otoemissioni Acustiche

Potenziali Evocati Uditivi o ABR: metodica audiometrica oggettiva che permette di registrare, a vari livelli della via acustica specifiche risposte elettriche evocate da un opportuno stimolo sonoro. È un esame indolore,e non richiede la collaborazione da parte del paziente. L’esame permette di identificare la sede in cui è localizzata la lesione, non è eseguibile in pazienti con perdita uditiva superiore a 90 dB HL.

Fig.6 Strumento per la rilevazione dei Potenziali Evocati Uditivi