Mad vs Cpap

Nuovo protocollo OSAS e CPAP: due trattamenti a confronto

Terapie per la risoluzione dei disturbi del sonno: apnea notturna e russamento

I disturbi del sonno comprendono il russamento semplice, che determina l’alterazione della qualità del sonno e problemi relazionali di coppia, e le apnee notturne, condizioni più gravi per alterazione di ossigenazione di alcuni organi vitali quali il cervello e il cuore. Quando al russamento semplice si associano episodi di apnea notturna  si parla di OSAS ossia di Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno.

Moltissimi pazienti affetti da disturbi del sonno non sono a conoscenza di soffrirne, sono i loro famigliari a prendere coscienza del problema e a convincere il paziente, affetto da tali disturbi, di recarsi dal medico. In altri casi, la Sindrome da Apnea Notturna o il semplice Russamento, non vengono individuati e trattati poiché non si conoscono le cause che inducono questi disturbi del sonno, né i sintomi caratteristici di tali patologie. Spesso quindi i disturbi del sonno vengono sottovalutati e allora…

… Cosa bisogna fare per far capire a questi pazienti che soffrono di apnea notturna o russamento, alterazioni di funzioni fisiologiche importantissime, quali il sonno, che bisogna affrontarli affinchè non comportino complicanze irreversibili?

Il primo passo è istruire il paziente a riconoscere i sintomi quali russamento, pause respiratorie durante il sonno, sonno frammentato, possibili risvegli con sensazione di soffocamento, mal di testa mattutini, sonnolenza e stanchezza diurna, scarsa capacità di concentrazione.

Altro modo semplice per far riconoscere i disturbi del sonno al paziente è la somministrazione e compilazione di appositi test riconosciuti da medici specializzati in disturbi del sonno e dalla valenza internazionale. Se i risultati dei test evidenziano un rischio medio-alto di soffrire di OSAS, occorrerà eseguire eventuali esami strumentali specifici, in modo che il medico possa formulare una diagnosi e proporre la terapia mirata per la risoluzione del problema.

Il Test del Sonno è un semplice strumento di prima valutazione per eventuali situazioni di rischio, è un questionario che si avvale di due test, utilizzati a livello internazionale, per eseguire un primo screening  identificativo di eventuali disturbi del sonno. Il primo test è il Questionario di Epworth, che fornisce una misura del livello generale della sonnolenza diurna e in relazione allo score ottenuto il rischio può essere  basso, medio o alto. Il secondo test è il Questionario di Berlino che serve ad identificare la presenza di condizioni di rischio legate a disturbi respiratori nel sonno.

La presenza di OSAS, oltre a garantire una scarsa qualità di vita, aumenta il rischio per patologie cardiovascolari, conseguenti all’aumento della pressione arteriosa e della attività cardiaca per rapida riduzione dei livelli di ossigeno nel sangue. Sembra ci sia una stretta correlazione tra OSAS e aumento dei casi di ictus cerebrale e di morte improvvisa, si suppone per aumentata attività cardiaca e quindi per comparsa di aritmie cardiache fatali.

Quindi  riassumendo le complicanze cardiovascolari e neurovascolari sono correlate ad una riduzione di ossigeno nel sangue ed ad un aumento della concentrazione di anidride carbonica responsabile della vasocostrizione e della riduzione della portata cardiaca con conseguente aumento della pressione arteriosa e delle attività cardiaca.

Da moltissimi anni il trattamento proposto per l’OSAS è la CPAP ossia la ventilazione meccanica a pressione positiva continua, è un dispositivo che eroga un flusso di aria che mantiene aperte le vie aeree. Si compone di un ventilatore che tramite un tubo è collegato ad una maschera che aderisce perfettamente alla faccia del paziente in modo che il flusso costante di aria pressurizzata inviata impedisca alle pareti della gola di collassare. La maschera si presenta molto invasiva e costringe il paziente spesso a dormire in una unica posizione, supina, oltre a indurre problemi psicologici legati anche a rapporti relazionali con il partner.

La CPAP non è tollerata da tutti, uno studio ha stimato che oltre il 40% di coloro che utilizzano la CPAP non la amano molto e che oltre la metà di questi ha smesso di utilizzarla dopo qualche settimana, a causa dei fastidi causati dalla maschera e dal flusso d’aria continuo.

Molti trovano la CPAP estremamente scomoda, provano un forte senso di claustrofobia nell’indossare la maschera per tutta la notte. Altri lamentano ostruzione nasale e secchezza della gola, irritazione e secchezza della pelle della faccia e difficoltà ad espirare a causa della pressione dell’aria. Altri ancora trovano la CPAP incompatibile con la loro vita, o per impegni e necessità continua di viaggi di lavoro, o per problemi psicologici relazionali. Bisogna inoltre aggiungere al 40% di pazienti che non accettano la CPAP, una percentuale consistente di pazienti che escludono sin dall’inizio questa terapia. Quindi il rifiuto della CPAP è una situazione molto comune. Oggi, per fortuna, esistono diverse alternative per chi soffre di apnee notturne!

L’alternativa valida  alla CPAP  è il Nuovo Protocollo OSAS, sviluppato e svolto da equipe mediche che sono specializzati in disturbi del sonno. L’equipe medica indicata, da una azienda multinazionale milanese che si occupa di ricerca scientifica e di trattamento di disturbi metabolici e del sonno, per la Sicilia è costituita da un otorinolaringoiatra (Dr.ssa Daria Caminiti), da uno pneumologo (Dr. Alfio Pennisi), da una biologa nutrizionista clinica (Dr.ssa Maria Teresa D’Agostino) e da una ortognatodontista (Dr.ssa Cristina Vitale).

Il protocollo OSAS prevede una prima visita con l’otorinolaringoiatra, il quale mediante strumentazioni altamente all’avanguardia e di ultima generazione è in grado di rilevare patologie ostruenti del naso o della gola e di trattarle con protocolli innovativi farmacologici o se necessita chirurgicamente mediante la Bio-Surgery o Chirurgia Mini-Invasiva trattando il paziente rapidamente, in anestesia locale, ambulatorialmente, grazie all’utilizzo di diversi tipi di Laser o della Radiofrequenza Quantica Molecolare.

Dopo essersi sottoposto a visita otorinolaringoiatrica il paziente viene sottoposto a polisonnografia dal collega pneumologo, che in sinergia con l’otorino, valuteranno il tipo di apnea presente. Dopo questo step il paziente verrà valutato dalla biologa nutrizionista clinica per escludere malattie metaboliche o un eccesso di peso corporeo, anche di pochi chili ( ricordiamo che l’aumento del peso corporeo è direttamente proporzionale all’aumento di rischio di OSAS e delle sue complicanze) ed infine verrà valutato dalla collega ortodontista per escludere alterazioni cranio-mandibolari. A tal proposito di fondamentale importanza sono i MAD, presidi intraorali sottili, semplici, affidabili, ben tollerati dal paziente, per nulla fastidiosi, creati su misura per ogni singola persona in modo da garantire l’adattamento alla conformazione oro-dentale-facciale.

Esistono diversi tipi di MAD, si scelgono in relazione a determinati fattori clinici che devono essere presi  necessariamente in considerazione. I MAD, si impongono come validissima alternativa alla CPAP nel paziente affetto da disturbi del sonno, nel quale sono state individuate tutte le cause responsabili delle apnee o del russamento e sono state trattate in maniera mirata. Questi presidi intraorali si indossano la notte e servono a spostare in avanti la mandibola oppure la lingua in modo da opporsi al collasso delle alte vie aeree determinato dalla respirazione durante il sonno e quindi servono ad aumentare lo spazio respiratorio stesso.

I MAD rappresentano oggi la prima scelta di trattamento del paziente affetto da russamento o da apnee notturne lievi o medio-gravi, all’interno di un protocollo che si avvale della collaborazione di più specialisti per eliminare le cause dei disturbi del sonno.

Non finirò mai di affermare che se non si riesce ad identificare la causa o le cause, e quindi a trattarle in maniera mirata, nessun trattamento può essere risolutivo. La nostra equipe, l’equipe siciliana vanta un’ampia casistica di pazienti trattati con il Protocollo OSAS, pazienti di tutte le età e di entrambi i sessi, con risultati brillanti. Molti pazienti che erano in trattamento con la CPAP hanno abbandonato questo presidio e avvicinandosi al Protocollo OSAS sono ritornati a vivere senza alcun fastidio e normalmente.

Ribadiamo la necessità di rivolgersi a medici, ad equipe di medici specializzati nei disturbi del sonno poiché sono patologie molto complesse che richiedono il lavoro sinergico da parte di più specialisti per ottenere risultati soddisfacenti e duraturi nel tempo.

Rivolgiti all’equipe di specialisti del "Nuovo protocollo OSAS"