Allergie respiratorie

Allergie respiratorie in aumento? Ecco tutti i motivi

Tantissime sono le richieste di aiuto che in questo periodo ci pervengono per l’insorgenza di sintomi allergologici. Le richieste quest’anno sembrano duplicate sia per gli adulti che per i bambini. Sembra che a causa del riscaldamento globale le stagioni siano diventate progressivamente più prolungate e con cariche polliniche sempre più elevate. Le piante si adattano al clima, in particolare il clima caldo con tasso di umidità alto causa una grande produzione di polline per cui si assiste ad un peggioramento della allergia nei soggetti allergici.

Sembra inoltre che le particelle di inquinamento abbiano un ruolo adiuvante nel trasformare il polline da sostanza tollerata ad allergene perché il polline coniugato con gli inquinanti è più irritante sul sistema immunitario.

Bisognerebbe educare il paziente allergico a osservare dei programmi preventivo-terapeutici, in particolar modo bisognerebbe guidare il paziente a prendere confidenza con la lettura dei calendari pollinici per conoscere il periodo di fioritura delle piante responsabili delle manifestazioni allergiche, non solo nel luogo di abitazione ma anche nelle località dove si intendono trascorrere le vacanze.

La rinite allergica è un problema sanitario globale con una prevalenza stimata dal 5 al 35% della popolazione mondiale.

In Italia colpisce dal 15% al 20% della popolazione con un maggior picco nei giovani adulti. La sua prevalenza continua ad aumentare progressivamente e si valuta che quest’anno circa il 50% dei bambini italiani soffrirà di questo disturbo. Si assiste ad un aumento del numero dei pazienti allergici e ad un peggioramento della sintomatologia allergologica. La rinite allergica non è una malattia grave ma ha un forte impatto sulla qualità della vita, sia dal punto di vista sociale sia sulle prestazioni scolastiche e/o lavorative.

La rinite allergica è una infiammazione che si localizza nella mucosa nasale, innescata dagli allergeni che respiriamo.

L’infiammazione determina gonfiore della mucosa e questo si traduce clinicamente con ostruzione e naso chiuso. Il paziente non riesce a respirare fisiologicamente con il naso, per cui respira a bocca aperta con tutti i fastidi che ne derivano. L’infiammazione inoltre è responsabile anche della irritazione delle terminazioni nervose del naso, e quindi del prurito nasale e degli starnuti a raffica. Sempre a causa dell’infiammazione si produce un aumento delle secrezioni liquide con il gocciolamento nasale, condizione definita come rinorrea. La rinite allergica è una patologia invalidante poiché i sintomi quali rinorrea, starnuti, ostruzione nasale, congiuntivite, prurito nasale, irritano e infastidiscono molto i pazienti, che si mostrano anche molto affaticati e stanchi. Respirare a bocca aperta rende complicate le operazioni più semplici come parlare, lavorare, restare a scuola, fare sport e riposare. Di notte il paziente non riesce a prendere sonno o ha un sonno frammentato. Il rendimento lavorativo o scolastico spesso sono molto compromessi dalla rinite.

È importante evidenziare inoltre che la rinite allergica è un forte fattore di rischio per lo sviluppo dell’asma.

Gli allergeni perenni, ma anche i pollini stagionali, possono essere causa di tosse persistente e di asma talvolta grave che complicano la classica rinite allergica stagionale. Si parla infatti di di “rinasma”. La rinite e l’asma si presentano insieme in circa il 70% degli allergici e questo aggrava il quadro allergico generale e la necessità di farmaci necessari a mitigare i sintomi.

La rinite allergica, oltre all’asma, è spesso associata a congiuntivite, a otite, a polipi nasali, a sinusite e disturbi del sonno, quali apnea notturna e russamento.

Il ristagno delle secrezioni con possibile sovra-infezione batterica, nei soggetti con rinite allergica, a livello dei seni paranasali determina fenomeni sinusitici. L’infiammazione costante può contribuire anche allo sviluppo di Poliposi nasale. I polipi sono modificazioni della mucosa nasale che persistono e si ingrandiscono e anatomicamente portano a ostruzione delle cavità nasali con grossi problemi disventilatori e spesso si associano ad asma. La presenza continua di secrezioni nel rinofaringe inoltre può favorire l’insorgenza di faringo-tonsilliti batteriche o di otiti, tanto invalidanti e dolorose soprattutto nei bambini.

La diagnosi si avvale principalmente della attenta raccolta anamnestica del paziente.

Bisogna fare domande mirate al paziente per conoscere la durata dei sintomi, o la presenza di altre manifestazioni allergiche quali eczema, allergia a farmaci o ad alimenti, congiuntivite, asma. Successivamente si esegue il Prick Test, esame gold standard per la diagnosi di allergie respiratorie.

Al riguardo lo Studio medico di otorinolaringoiatria e allergologia della dr.ssa Daria Caminiti ha investito in uno strumento tecnologicamente avanzato, l’Electronic prick test. Si tratta di un un innovativo device che a differenza delle tradizionali lancette monouso, non punge la cute, non provoca dolore, non determina lesioni cutanee e per tale motivo è molto apprezzato non solo dagli adulti ma soprattutto dai bambini.

La conoscenza delle cause e dei sintomi della rinite allergica favorisce la gestione della patologia da parte del paziente, anche con l’aiuto dall’otorinolaringoiatra.

Sicuramente è importante allontanarsi dall’allergene responsabile della sintomatologia quando ciò è possibile. In ambito terapeutico è bandito l’utilizzo di vasocostrittori nasali poiché rappresentano un rimedio non efficace e addirittura dannoso non solo per la mucosa nasale. Sono tanti i casi in cui si osservano lesioni nasali da abuso cronico di vasocostrittori in pazienti farmaco-dipendenti. Senza contare che i vasocostrittori, se si superano le dosi e i tempi consigliati possono alzare la pressione e dare effetti collaterali sistemici, esattamente come tutti gli altri farmaci. I farmaci da utilizzare sono diversi dagli antistaminici, agli antileucotrienici, cortisonici locali o sistemici, prescritti in relazione anche alla presenza di altri sintomi oltre la rinite allergica.

Ma l’unica terapia in grado di modificare la storia naturale dell’allergia è l’immunoterapia specifica.

Tutte le volte che vi è indicazione a immunoterapia con allergeni, dovrebbe essere prescritta ed utilizzata perché serve a rendere il paziente meno sensibile all’allergene e quindi nel lungo periodo porta a una riduzione o addirittura azzeramento della infiammazione responsabile dei sintomi allergici. Il paziente torna ad essere tollerante all’allergene per cui con la immunoterapia specifica si previene l’insorgenza dell’asma e della poliposi nasale, si riduce di gran lunga l’assunzione di farmaci sintomatici, si acquisisce una qualità di vita nettamente superiore rispetto alla sola assunzione di farmaci sintomatici. Lo Studio della dr.ssa Caminiti è Centro Needle Free, uno dei pochi centri esistenti in Italia, in cui si utilizza un device innovativo, che a differenza dell’utilizzo della siringa, non punge la cute e sfrutta la pressione del device stesso per somministrare l’allergene appoggiando lo strumento sulla cute.