«Ho seguito il nuovo protocollo Osas»: ecco come sono guarito dai disturbi del sonno!
Indice dei contenuti
L’apnea notturna è una patologia molto comune ma anche molto sottovalutata. È nota anche come Osas (Obstructive Sleep Apnea Syndrome), ovvero Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno, e comporta ripetute interruzioni dell’attività respiratoria durante il sonno. Sebbene queste pause durino generalmente pochi secondi, si possono presentare circa 30 volte in un’ora e anche centinaia di volte in una notte, impedendo di riposare adeguatamente. Questo quadro interessa tra il 2 e il 6% della popolazione adulta.
Smettere ripetutamente di respirare nel corso della notte ha degli effetti sul corretto funzionamento dell’organismo.
Nel breve periodo determina sonnolenza, cefalea e riduzione dell’attenzione, ma a lungo andare causa importanti danni alla salute, sia per le conseguenze cardiovascolari (aritmie, infarto del miocardio, ipertensione arteriosa) che per quelle neurologiche (ictus cerebrali, ma anche patologie degenerative come la malattia di Alzheimer). Come è successo a un nostro paziente che presentava un quadro clinico molto complesso: ripetute apnee notturne, difficoltà respiratoria nasale, sonno frammentato caratterizzato da continui risvegli per senso di soffocamento, sino ad arrivare addirittura alla tachicardia e all’aumento della pressione. Il paziente si era sottoposto a diverse visite ma veniva dimesso senza nessuna speranza di risoluzione. Si è rivolto al nostro Gruppo siciliano di Medicina del sonno con molta speranza avendo sentito parlare del Nuovo Protocollo Osas, ha eseguito con costanza e precisione il percorso diagnostico e successivamente il percorso terapeutico.
Il paziente adesso respira normalmente, dorme regolarmente senza episodi di risveglio per il senso di soffocamento, ed è persino riuscito a normalizzare la pressione arteriosa senza più la necessità di assumere farmaci.
Ecco la testimonianza del nostro paziente:

Da 15 anni avevo problemi di respirazione, apnee notturne e naso chiuso: durante la notte dovevo spesso alzarmi per liberare il naso e riprendere respiro.
Il medico curante, al quale mi rivolsi presto, mi prescrisse degli esami dai quali emerse che la causa dei miei problemi erano i muscoli delle vie respiratorie che si erano irrigiditi: tutta colpa dell’età, insomma, e non si poteva fare nulla, mi dissero. Così mi tenni il problema che ne causò, a catena, degli altri, come tachicardie notturne e pressione alta.
Poi un amico, che aveva avuto i miei stessi problemi, mi mise in contatto con la dottoressa Caminiti, che quei problemi li aveva risolti.
Grazie al suo aiuto e a quello della sua equipe anche io ho risolto i miei problemi, per cui consiglio e ringrazio la dottoressa Caminiti, la dottoressa D’Agostino, i dottori Vitali e Barca per la preparazione e la gentilezza!
Da tre anni ormai il Gruppo siciliano di Medicina del sonno ha raggiunto risultati eccellenti con il nuovo Protocollo Osas offrendo una alternativa alla CPAP (ventilazione a pressione costante positiva) trattamento invasivo, poco tollerato dal paziente e spesso abbandonato dopo circa due settimane dall’inizio della terapia.
Per questo abbiamo messo a disposizione dei pazienti questo nuovo protocollo, studiato assieme ad una azienda farmaceutica multinazionale milanese che si occupa di ricerca scientifica.
La farmaceutica ha individuato sul nostro territorio dei professionisti altamente preparati per questo tipo di patologie, creando un team in grado di trattare in maniera assolutamente non invasiva e mirata i pazienti affetti da russamento e apnee notturne. Il Protocollo Osas prevede, infatti, la stretta collaborazione dello specialista otorinolaringoiatra, dello specialista pneumologo, della biologa-nutrizionista clinica e dello specialista ortodontista-gnatologo. Da tre anni il Gruppo siciliano di Medicina del sonno ha ottenuto solo risultati positivi: con il nuovo Protocollo Osas pazienti ha trattato anche casi gravi di apnee notturne e russamento che possono determinare ipertensione arteriosa, infarto cardiaco, ischemia cerebrale, patologie cerebrali degenerative, diabete mellito, sino alla morte improvvisa. Parliamo quindi di patologie di una certa gravità che devono essere affrontate dai pazienti anche in giovane età.
Il nuovo Protocollo Osas è un protocollo non invasivo, semplice e veloce.
Il Nuovo Protocollo Osas prevede una prima visita con l’otorinolaringoiatra della equipe, la dr.ssa Daria Caminiti, che deve valutare se vi sono ostruzioni o alterazione a livello delle alte vie aeree. Qualora ci fossero tali patologie ostruttive, come l’ipertrofia dei turbinati, la poliposi nasale, la deviazione del setto e altre patologie vengono trattate con la chirurgia laser, in anestesia locale, in regime ambulatoriale, senza necessità di inserire tamponi nasali, dimettendo velocemente il paziente che ritorna subito alla propria vita lavorativa e quotidiana. Nel caso della nostra testimonianza, al paziente è stato effettuato una decongestione sottomucosa dei turbinati inferiori con l’ultimissimo Laser a luce blu acquistato: trattamento velocissimo, senza necessità di inserire tamponi nasali, in anestesia locale.

Dr.ssa D’Agostino, Dr.ssa Caminiti, Dr. Barca e Dr.ssa Vitale
Oltre a sottoporsi alla visita otorinolaringoiatrica il Nuovo Protocollo Osas, prevede nello stesso giorno, che il paziente venga valutato dalla biologa nutrizionista, la dr.ssa Maria Teresa D’Agostino, per escludere malattie metaboliche o un eccesso di peso corporeo. Anche solo la presenza di qualche chilo in più è un fattore predisponente, soprattutto se presenta una localizzazione del grasso soprattutto in alcune aree anatomiche ben precise che interessano la respirazione e il passaggio di aria. In questi casi prescriverà un adeguato piano nutrizionale, non utilizzando medicine, sostanze strane o beveroni.
Subito dopo il paziente viene valutato dall’osteopata, il dr. Gianluca Barca, e dall’ortodontista, la dr.ssa Cristina Vitale, i quali si occupano di verificare se vi sono alterazioni craniomandibolari (disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare, spinta linguale atipica, malocclusioni dentali, etc): In questi casi una valida alternativa, molto accettata dai pazienti perché confortevole e di semplice gestione, sono i MAD ossia dispositivi intraorali, semplici ed affidabili (diversi dai comuni bite), che servono a spostare in avanti la mandibola oppure la lingua in modo da opporsi al collasso delle prime vie aeree prodotto dalla respirazione durante il sonno (che causa apnee e russamenti). I MAD rappresentano la prima scelta per chi soffre di russamento o apnee lievi o medio-gravi. Sono dispositivi semplici ma creati su misura per ogni singolo paziente, per garantire l’adattamento alla conformazione oro-dento-facciale.
Ecco con questo veloce percorso, prima diagnostico e poi terapeutico, molti pazienti sono ritornati a nuova vita: il russamento e le apnee notturne si sono azzerate e anche le alterazioni metaboliche quali ipertensione arteriosa, aritmie, diabete sono completamente rientrate.
Nel corso del tempo abbiamo e continuiamo ad apportare delle piccole modifiche al Nuovo Protocollo Osas per renderlo ancora più sicuro ed efficace in modo che i pazienti gravi possano velocemente azzerare i fattori di rischio che determino complicanze cardiologiche e neurologiche invalidanti.