Studio medico malattie orecchio-naso-gola e allergopatie della dr.ssa Daria Caminiti, bilancio 2018: un’eccellenza territoriale per la cura e il trattamento mini-invasivo (Laser e RQM) della poliposi nasale e ipertrofia dei turbinati

Nell’ultimo anno 2018, presso lo Studio medico malattie orecchio-naso-gola ed allergopatie della dr.ssa Daria Caminiti sono stati visitati e valutati per patologie respiratorie, in particolare per ipertrofia dei turbinati, poliposi nasale e deviazione settali, oltre quattrocento persone nuove, provenienti da tutte le province siciliane e dalle vicine regioni Calabria, Puglia, Molise, Lazio. Per l’esattezza sono stati valutati 471 nuove persone, oltre a continuare a seguire per i followup programmati e necessari, maggiormente per la poliposi nasale, tutti i pazienti dei precedenti anni, in cura con la dr.ssa Daria Caminiti e i suoi collaboratori. Inoltre si ricorda che una azienda multinazionale milanese, che si occupa di ricerca scientifica, di diagnosi e trattamento del disturbi del sonno, quali apnee notturne e russamento, ha individuato sul territorio siciliano un team di professionisti preparati a trattare tali disturbi e patologie, mediante un innovativo Protocollo OSAS, costituita dall’otorinolaringoiatra (Dr.ssa Daria Caminiti), dallo pneumologo (Dr. Alfio Pennisi), dalla biologa nutrizionista (Dr.ssa Maria Teresa D’Agostino) e dalla ortognatodontista (Dr.ssa Cristina Vitale).

La difficoltà respiratoria nasale è un disturbo oggi sempre più diffuso, le cui cause sono rappresentate maggiormente dalla deviazione del setto nasale, dall’ipertrofia dei turbinati inferiori e dalla poliposi nasale. Secondo studi recenti dal 65% all’80% della popolazione presenta una deviazione del setto nasale, anche se solo ¼ dei casi necessita d’intervento chirurgico. Sempre più spesso si riscontra nel singolo paziente l’evidenza delle tre patologie e ciò richiede un approccio chirurgico molto più accurato, poco invasivo ma allo stesso tempo risolutivo. L’ostruzione respiratoria nasale insorge lentamente nel tempo e spesso il paziente si rende conto della problematica solo al momento dell’insorgenza di disturbi secondari a carico dei seni paranasali, delle vie aeree inferiori o dell’orecchio medio.

La poliposi nasale attualmente è in aumento nei pazienti soprattutto allergici, e rappresenta senza dubbio la più grave patologia benigna del naso, in particolare per la sua tendenza a resistere ai trattamenti e a recidivare.

L’otorinolaringoiatra a fronte di tale motivazione dovrebbe affrontare con meticolosità tale malattia. In questo caso lo specialista non dovrebbe limitarsi a trattare chirurgicamente o farmacologicamente la poliposi nasale ma dovrebbe approcciarsi al paziente studiandolo nella sua interezza. È importante raccogliere informazioni riguardo lo stile di vita del paziente, eventuali allergie respiratorie, alimentari o da contatto, la tipologia di alimentazione ed eventuali patologie gastrointestinali, come reflusso gastroesofageo, intolleranza o allergia ai fans, alterazione del metabolismo dell’acido arachidonico e infine eventuali interferenze di terapie assunte in atto per altre patologie. Per tale motivo la dr.ssa Daria Caminiti si avvale della collaborazione di professionisti preparati a trattare la poliposi nasale, in particolar modo, della dr.ssa Maria Teresa D’Agostino, biologa nutrizionista clinica, che in sinergia con le cure mirate farmacologiche della dr.ssa Daria Caminiti, mette in atto dei protocolli nutrizionali, studiati e approvati scientificamente, per trattare le alterazioni del metabolismo dell’acido acetilsalicilico e dell’acido arachidonico presente nei pazienti affetti da poliposi nasale.

La dr.ssa Daria Caminiti ha messo a punto diversi protocolli farmacologici per il trattamento della poliposi nasale, e per individuare il singolo trattamento mirato ha dato particolare importanza allo studio olistico del paziente. Il paziente infatti viene valutato non solo endoscopicamente e radiologicamente, per valutare l’estensione della patologia, ma viene valutato dal punto di vista immunologico, mediante test allergologici completi, esame citologico nasale per identificare la tipologia di poliposi nasale, esami ematologici specifici per escludere patologie per esempio autoimmunitarie, e valutazione del metabolismo del paziente al fine di trattare le eventuali alterazioni presenti.

Durante questo anno molti dei pazienti, affetti da poliposi nasale non massiva, sono stati trattati con i protocolli farmacologici locali antiedemigeni innovativi, con ottimi risultati riuscendo a far regredire completamente i polipi nasali. Altri pazienti già trattati farmacologicamente e chirurgicamente, con tecniche mini-invasive, sono stati seguiti nel corso dell’anno, sottoponendosi a controlli periodici o followup, al fine di ridurre o azzerare la recidiva della patologia nel tempo. Altri pazienti sono stati trattati con protocolli immunologici poiché, studiano il paziente interamente, si è arrivati a formulare la diagnosi di patologie autoimmunitarie che si manifestavano con la poliposi nasale.

Centotrentacinque (135 ) pazienti sono stati trattati chirurgicamente mediante chirurgia mini-invasiva o “biosurgery”, mediante l’utilizzo del Laser a diodi, in anestesia locale, in regime ambulatoriale, senza sanguinamento, senza apposizione di tamponi nasali e con ripresa postoperatoria immediata.

L’intervento chirurgico può essere eseguito mediante l’utilizzo di micro frantumatori-aspiratori nasali, come debrider o shaver, o apparecchi Laser o RQM, strumenti innovativi e tecnologicamente avanzati che permettono di eseguire la chirurgia mini-invasiva, utilizzando una serie di ottiche che bene si combinano con l’utilizzo di questi strumenti.

Dal punto di vista prognostico, i polipi nasali rappresentano una patologia che ha una pessima reputazione tra la popolazione per la sua fama, di essere incurabile e che gli interventi siano sempre e soltanto palliativi, infatti, come già evidenziato la poliposi nasale, ha una spiccata tendenza a recidivare e a richiedere ripetuti interventi chirurgici. Allo stato attuale la dr.ssa Daria Caminiti è in grado di ridurre e molto spesso azzerare la percentuale di recidiva della poliposi nasale mettendo in atto una innovativa metodica medico-chirurgica, in modo da prevenire l’infiammazione e l’edema della mucosa nasale e quindi la recidiva della poliposi nasale. Concetto essenziale, al fine di ridurre o azzerare la probabilità di recidiva è la cura delle patologie o delle alterazioni metaboliche ed immunologiche responsabili della poliposi nasale oltre ai trattamenti locali di followup programmati, molto veloci, post-chirurgia mini-invasiva.

L’ipertrofia dei turbinati o rinite cronica ipertrofica, correlata a sindrome allergica o a sindrome reattiva pseudo-allergica, sembra presentare in Italia una prevalenza intorno al 50% della popolazione.

I Turbinati sono tre formazioni mucose situate all’interno del naso, le cui funzioni  sono quelle di riscaldare, depurare, umidificare e regolare il flusso dell’aria inspirata. Nelle riniti allergiche, nelle riniti vasomotorie, nelle riniti da abuso di medicamenti locali, in particolare da abuso di gocce e spray nasali vasocostrittori, nelle flogosi croniche della mucosa nasale da inalazione di fumo e sostanze tossiche, si assiste ad un aumento di volume dei turbinati inferiori, per rigonfiamento della mucosa che li riveste, il quale determina un quadro di ostruzione nasale. Oggi si assiste a un aumento della percentuale di pazienti che lamentano difficoltà respiratoria, ostruzione nasale, roncopatia e apnea notturna, in particolare nelle città a causa dell’inquinamento atmosferico e dell’aumento delle riniti allergiche. Il gonfiore permanente della mucosa che riveste i turbinati ci permette di indicare questa forma morbosa anche con il termine di “rinite ostruttiva”.

Le forme più lievi d’ipertrofia dei turbinati possono essere trattate con cortisonici locali ed eventualmente con antistaminici, quando, però la rinite ostruttiva non risponde più a tali trattamenti, l’unica soluzione è quella di ridurre la mucosa che riveste il turbinato. Si può quindi ricorrere alla decongestione dei turbinati con Laser a diodi, che ha lo scopo di ridurre la dimensione dei turbinati ipertrofici creando più spazio al passaggio dell’aria inspirata. Sino a oggi, per ottenere la riduzione del volume del turbinato, si eseguivano interventi chirurgici che alteravano l’anatomia del naso (turbinotomia=resezione parziale del turbinato, e turbinectomia=asportazione del turbinato in toto), e che richiedevano almeno quattro giorni di ricovero con innumerevoli disaggi per il paziente dovuti alla necessità di eseguire un tamponamento nasale per controllare l’emorragia.

Oggi una validissima alternativa agli interventi tradizionali sia nel caso della ipertrofia dei turbinati che nel caso della poliposi nasale è rappresentata appunto dalla Laser Chirurgia, tecnica moderna, semplice, rapida e indolore. Si esegue in regime ambulatoriale, in anestesia locale di contatto (utilizzando uno spray anestetico, senza iniezioni), utilizzando una fibra laser.

La fibra Laser nel caso del turbinato ipertrofico ha la funzione di vaporizzare l’acqua contenuta nelle cellule della mucosa che riveste il turbinato, causando una immediata e netta riduzione delle dimensioni dello stesso, lasciando integra la superficie della mucosa e rispettando l’anatomia delle strutture nasali. I turbinati, quindi, dopo il  trattamento Laser mantengono tutte le loro funzioni di filtrazione, riscaldamento ed umidificazione dell’aria inspirata. La seduta Laser dura in media cinque minuti per lato, e il paziente potrà ritornare a domicilio dopo circa mezz’ora senza tamponi nasali e senza nessuna limitazione nelle mansioni quotidiane.

Nel caso della poliposi nasale la fibra Laser invece inizialmente apre in due la formazione polipoide, ne vaporizza successivamente il contenuto acquoso e in seguito permette di asportare i residui del polipo stesso, permettendo la disostruzione delle fosse nasali. Anche nel caso della poliposi nasale il trattamento mini-invasivo è rapidissimo e indolore.

Con la Laser Chirurgia possono anche essere rimossi piccoli speronei ossei, piccole creste ossee, e molto spesso l’otorinolaringoiatra evita di sottoporre il paziente ad intervento chirurgico di settoplastica. In relazione ai risultati ottenuti con questa nuova tecnica, e presentati ai più importanti congressi internazionali di chirurgia funzionale del naso, si può affermare che l’efficacia del Laser a diodi è totalmente affidabile e duratura nel tempo.

Lo Studio Medico Malattie Orecchio-Naso-Gola ed Allergopatie della Dr.ssa Daria Caminiti a oggi vanta un’ampia casistica di pazienti trattati con successo sia per ipertrofia dei turbinati che per poliposi nasale, la casistica di provenienza dei pazienti è la seguente :

«Il corpo non può essere considerato a pezzi», per diagnosticare la causa che determina il sintomo, in questo caso la difficoltà respiratoria nasale, l’ostruzione nasale, e la patologia, il paziente deve essere valutato e visitato nella sua totalità. La Dr.ssa Daria Caminiti ribadisce tale concetto e si avvale a tal proposito dell’aiuto altamente specializzato di professionisti nei vari settori, biologa nutrizionista clinica, ortognatodontista ed osteopata per risolvere le problematiche, rispettivamente, metaboliche e cranio-cervico-mandibolari responsabili spesso della difficoltà respiratoria nasale. Ha inoltre individuato sul territorio centri diagnostici radiologici e laboratori di ortodonzia di riferimento, laboratori di analisi cliniche, laboratori di istopatologia, altamente all’avanguardia, e impegnati costantemente nello studio di tali patologie, con i quali collabora, in modo da formulare esatte e precise diagnosi, senza margine di errore, e in modo da mettere a punto e progettare protocolli e terapie sempre più innovativi.

La Dr.ssa Daria Caminiti e i suoi collaboratori sono costantemente impegnati nell’ambito della ricerca scientifica, uno degli ultimi studi portati avanti dai professionisti dello Studio Medico, in collaborazione con l’anatomopatologo Prof. Salvatore Lanzafame (Università degli Studi di Catania) e con la biologa specialista in patologia clinica Dr.ssa Luisa Russo (Centro Analisi Biomediche di Taormina) riguarda l’attuazione di un protocollo diagnostico innovativo nei pazienti affetti da neoformazioni del cavo orale o nasale indotte da infezione da Papilloma Virus, al fine di tipizzare correttamente l’istotipo e quindi poter eseguire terapia farmacologica mirata per prevenire maggiormente le recidive e  l’evoluzione in carcinoma delle lesioni indotte da HVP, e studiare l’eventuale correlazione tra infezione da HVP a livello delle alte vie aeree e a livello dei genitali femminile e maschile.



Dopo attente e accurate valutazioni, in sinergia con il Prof. Salvatore Lanzafame, anatomopatologo, e la Dr.ssa Luisa Russo microbiologa, la Dr.ssa Daria Caminiti ha ritenuto opportuno affiancare all’esame istologico ed immunoistochimico della neoformazione asportata, del cavo orale o nasale, un esame citologico per identificare e geno-tipizzare i virus HPV grazie alle moderne metodiche di biologia molecolare, mediante l’utilizzo del tampone faringeo per la ricerca del Papilloma Virus consentendo di identificare il Dna virale. Adesso presso lo studio medico della Dr.ssa Caminiti è possibile eseguire il tampone faringeo per la ricerca del papilloma Virus del cavo orale.

Nel selezionare un programma terapeutico per i pazienti affetti da poliposi nasale ed ipertrofia dei turbinati o da disturbi del sonno, quali apnee notturne e russamento, è cruciale comprendere le cause e ovviamente la formulazione della diagnosi. Il programma terapeutico va quindi individualizzato per le esigenze e le cause del singolo paziente e spesso è particolarmente utile abbinare protocolli terapeutici diversi e chirurgici mini-invasivi, e supporti anche riabilitativi nei casi in cui vi sia una precisa indicazione.

Ogni malattia, così come la poliposi nasale e l’ipertrofia dei turbinati inferiori, oggi può essere correttamente trattata da medici altamente specializzati e da equipe che si avvalgono di approcci multi-terapeutici, seguendo un mirato percorso terapeutico, offrendo qualificato supporto ai pazienti, troppo spesso lasciati a se stessi, dopo l’intervento chirurgico, con il falso messaggio che il loro problema non abbia una soluzione definitiva e sia destinato a recidivare anche in brevissimo lasso di tempo.

Oggi si può affermare che i pazienti affetti da poliposi nasale e/o da ipertrofia dei turbinati, e quindi da difficoltà respiratoria nasale, asma, sindrome rino-bronchiale, allergia ai Fans e rinorrea profusa, possono raggiungere una buona qualità di vita seguendo dei percorsi terapeutici mirati, e diversi da caso a caso, in relazione alle cause responsabili di queste patologie.