Quando la disfonia non è causata dai noduli alle corde vocali

Cisti, sulcus, vergeture: quando la disfonia non è causata dai noduli alle corde vocali

Ci affidiamo alla nostra voce per informare, persuadere ed interagire con altre persone. E ci sono alcune categorie di persone come gli insegnanti, i cantanti, gli operatori di call center, gli istruttori di fitness (definiti eri e propri “professionisti della voce”) che la sfruttano più di altri. Per questo, un disturbo della fonazione può rivelarsi molto limitante, interferendo con la capacità di comunicare e con le normali attività quotidiane.

Per disfonia si intende la difficoltà ad emettere suoni a causa di disturbi che interessano laringe, lingua, bocca o corde vocali. Si tratta di un termine generico che sottintende qualsiasi disturbo della voce e che è scientificamente definito come l’alterazione qualitativa o quantitativa della voce parlata a seguito di una anomalia o modificazione strutturale/funzionale di uno o più organi coinvolti nella sua produzione.

Ormai la disfonia, specialmente quella di un “professionista della voce”, è sempre attribuita alla presenza di noduli delle corde vocali, motivo per il quale spesso questi pazienti non vengono neanche visitati, non si sottopongono a video-laringoscopia per rilevare realmente la patologia.

Ad una insegnante pervenuta alla mia osservazione è stata formulata una diagnosi di noduli delle corde vocali dando per scontato una valutazione esclusivamente “professionale” da abuso di utilizzo della voce in maniera non corretta. Le fotografie che vedete sotto sono immagini scattate durante l’esecuzione della video-laringoscopia con fibra ottica sottilissima di 2,7 mm, telecamera in punta in alta risoluzione, specifica per diagnosticare in maniera corretta le patologie della laringe. Vorrei evidenziare che io non stampo mai le fotografie delle endoscopie poiché le patologie possono assumere caratteristiche cliniche diverse da quelle che si vedono realmente in corso di esame diagnostico e potrebbero determinare confusione ed indurre in errore i medici che le osservano.

Disfonia Foto 2

Oltre ai noduli delle corde vocali sono riscontrabili anche patologie congenite della laringe determinante disfonia nei soggetti comuni e negli insegnanti, come cisti epidermoidi, sulcus, vergature e micropalmature anteriori. Per tale motivo quindi un insegnante che presenta disfonia può non avere necessariamente i noduli delle corde vocali ma altre patologie.

Insufficienza glottica Foto 3

Il paziente deve essere sempre visitato e sottoposto ad indagini strumentali specifici per arrivare a formulare una diagnosi corretta e non una diagnosi solo per deduzione!

Quello della mia paziente, che riferisce disfonia da molto tempo, è un quadro endoscopico di difficile interpretazione in quanto alcune patologie congenite come il sulcus, vergeture, micropalmature anteriori, cisti sottocordalispesso sono difficili da diagnosticare e per eseguire una diagnosi differenziale si richiede l’esecuzione della laringo-stroboscopia, un esame che ci permette di rilevare se l’onda mucosa delle corde vocali, durante l’emissione della voce, è presente e valida o viceversa. Nel caso della paziente visitata non si rilevano noduli delle corde vocali, come precedentemente le era stato riferito, ma potrebbe trattarsi di un sulcus: una solcatura del margine libero delle corde vocali che talvolta aderisce tenacemente al ligamento, lasciando però quasi sempre liberi nella vibrazione i piani profondi.

Sulcus, vergeture e ponte mucoso derivano dall’apertura di una o più lesioni cistiche congenite nel periodo intrauterino o nei primi mesi di vita.

La disfonia in questo caso è dovuta ad un adattamento della funzione vocale ad un danno organico preesistente e non diagnosticato, e che si manifesta frequentemente magari dopo anni di surmenage vocale non più compensabile in modo spontaneo, e spesso si assiste alla sovrapposizione di un nuovo danno organico acquisito, definito “secondario”, alla patologia congenita primaria, in questo caso al sulcus.

In fotografia come potete vedere si osserva anche una ectasia dei capillari sulla faccia superiore delle corde vocali che non va a modificare il timbro della voce ma ostacola la corretta vibrazione della corda vocale. L’ectasia dei capillari derivare da abusi vocali, da diminuzione dell’idratazione cordale, da diatesi di fragilità capillare, o essere spia di lesioni congenite sottostanti, in questo caso il sulcus.

Ectasia dei capillari Foto 1

Queste patologie congenite richiedono riabilitazione logopedica, riduzione di ogni stimolo infiammatorio (fumo, reflusso gastro-esofageo,allergie,etc) e raramente l’intervento chirurgico. La paziente verrà prossimamente sottoposta alla laringo-stroboscopia per studiare l’onda mucosa delle corde vocali e formulare una diagnosi differenziale tra sulcus e vergeture, ossia per eseguire una diagnosi certa.

Per arrivare a una diagnosi certa il paziente deve essere visitato utilizzando tutti gli strumenti diagnostici a disposizione. Solo in questo modo si può formulare una diagnosi corretta e non di “deduzione” solo perché il paziente svolge un lavoro che implica l’abuso della voce (come l’insegnante, il cantante, l’operatore telefonico ecc).

Evidenzio come sia difficile in alcuni casi e per determinate patologie della laringee come le patologie congenite, formulare immediatamente una diagnosi corretta. Spesso queste patologie richiedono approfondimenti diagnostici. In questi casi determinate caratteristiche cliniche in fotografia vengono alterate, così come anche durante l’esecuzione della videolaringoscopia per problemi posturali o per non tolleranza all’esame endoscopico da parte del paziente, o spesso per le piccole dimensioni della lesione. Per formulare una diagnosi corretta bisogna quindi procedere all’esecuzione di altre indagini strumentali.